Floriterapia

Come medico veterinario sempre più spesso consiglio la floriterapia per gli animali e ne riscontro il successo. Per far capire ai proprietari in cosa consiste questo rimedio cerco prima di tutto di chiarire insieme a loro il concetto di buona salute.

Come imparare a valutare lo stato di salute dell’animale?

Il concetto di buona salute si deve intendere non solo come mancanza di malattia, ma come un equilibrio psico-fisico. Questo vale per le persone come per gli animali. Invito sempre i miei clienti a valutare ogni aspetto del proprio animale, ad osservarlo per imparare a cogliere i momenti di disagio. Non sempre il disagio è dipeso da una malattia fisica, talvolta è l’esatto opposto. Le emozioni sono in grado di influenzare, positivamente o negativamente, anche lo stato di salute fisico di un soggetto.

La floriterapia per gli animali del dottor Bach

Sul concetto di salute così come l’ho espresso, Edward Bach ha fondato la sua teoria. Bach sosteneva che sono i tumulti dell’anima ad essere responsabili della malattia fisica. Quindi non solo l’aspetto psichico di un soggetto è determinante per lo stato di benessere fisico di un individuo, ma conflitti interiori non risolti, sono la vera causa della malattia stessa. Se si vuole guarire da una malattia bisogna agire obbligatoriamente anche sullo stato mentale ed emozionale di un animale. In questa ottica la malattia non è altro che la manifestazione esterna di uno squilibrio più profondo. La Floriterapia si basa sull’utilizzo di rimedi ricavati da 38 essenze ottenute da fiori, arbusti, alberi, piante selvatiche.

Su quali animali e in quali situazioni agiscono i fiori di Bach?

Nella mia esperienza ho utilizzato i fiori di Bach su animali d’affezione e ho visto come tale terapia può agire positivamente sullo stress, riducendolo. Di conseguenza ho riscontrato un innalzamento del livello di benessere tradotto in risoluzione di patologie.
I fiori possono agire positivamente in tutte quelle situazioni nelle quali si nota:

una modificazione dello stato psico-fisico
in caso di disturbi comportamentali che possono rendere difficoltosa la convivenza animale-proprietario.

Quando somministro la floriterapia per gli animali non porto dei cambiamenti nel carattere di un soggetto, ma riequilibrio uno stato mentale.

Rabbia
Paura
Apatia
Gelosia

Sono emozioni che possono essere provate anche dai nostri amici a quattro zampe.

La funzione centrale del proprietario

Il passo fondamentale è quello che deve compiere il proprietario che vive con l’animale e ne conosce le caratteristiche e il suo abituale comportamento. La sua funzione è centrale per evidenziare il malessere del soggetto:

Deve essere il più obiettivo possibile
Non essere influenzato da emozioni proprie e sensi di colpa.

Infatti è sulla sua anamnesi che mi trovo ad impostare la terapia adeguata scegliendo i fiori più idonei al caso, non potendo l’animale esprimersi a parole.

Modalità e durata del trattamento floriterapeutico

Ogni animale è unico. Pertanto modalità e durata sono assolutamente soggettive. Nella mia esperienza ho visto cambiamenti essenziali dopo qualche giorno e qualche settimana, fino anche a qualche mese nei casi di problematiche consolidate. In ogni caso monitoro l’andamento della terapia per valutarne l’evoluzione, ed eventualmente cambiare i fiori da utilizzare.

Consiglio spesso trattamenti di floriterapia per varie e valide ragioni

Possono essere utilizzati in contemporanea ad una eventuale terapia allopatica. Infatti agiscono su piani diversi, fiori e farmaci tradizionali non interferiscono tra loro
I fiori possono essere d’aiuto abbattendo lo stato di stress nel quale potrebbe trovarsi l’animale (a causa della malattia, possibili visite veterinarie ed esami al quale viene sottoposto, somministrazione di farmaci, ecc ecc) e rendendolo meglio disposto verso la guarigione
Non presenta effetti collaterali (questo anche nel caso si dovesse sbagliare fiore)
Poco costosa.

Mi piacerebbe conoscere il tuo parere sulla floriterapia.

Scrivimi e raccontami la tua esperienza